(Padova-Treviso-Venezia-Rovigo – 6.6.2025) – “In un contesto globale segnato da un calo del consumo di vino e dei relativi volumi, dovuto ai dazi, alla congiuntura geopolitica e al cambiamento climatico, il Prosecco continua a crescere in controtendenza, ma sono necessarie azioni condivise per rafforzarne la brand awareness. In ogni caso per mantenere questo trend l’Oriente rappresenta una grande opportunità anche se non può sostituire i volumi di altri paesi”, così ha spiegato Stefano Bottega, Presidente del Gruppo Vinicolo di Confindustria Veneto Est, intervenuto ad Expo Osaka all’incontro Market trends and opportunities for Italian wine in Asia”, organizzato dall’ITA – Italian Trade Agency e che ha visto l’intervento del Ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, del Presidente di ITA Matteo Zoppas, di Mario Vattani, Commissario generale per l’Italia per Expo Osaka 2025 e tra gli altri relatori dei Presidenti di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, di Filiera Italia/Coldiretti Luigi Pio Scordamagliao, di Federvini Micaela Pallini, di Unione Italiana Vini Lamberto Frescobaldi.
Con Bottega è intervenuta all’appuntamento Diva Moretti Polegato Export Manager UK, USA e Messico di Villa Sandi, che ha fatto un ampio excursus sugli abbinamenti tra il Prosecco e alcuni piatti iconici della cucina giapponese e thailandese.
Bottega ha ricordato come “L’export di vino italiano nel 2024 corrispondeva infatti a 8,1 miliardi di euro, di cui 434 milioni di euro in Asia Orientale e 184 milioni in Giappone. Pertanto la destinazione asiatica ha un peso importante ma non assoluto. Il Prosecco, rispetto ad altri vini, si adatta molto bene alle abitudini alimentari dei giapponesi e per la sua freschezza e versatilità è molto apprezzato nei principali paesi asiatici”.
Opportunità anche per i distillati “Oltre al vino la produzione italiana comprende anche la grappa, legata alla nostra tradizione veneta e ora diventata uno spirit moderno, che ha origine da vinacce selezionate e prodotto in distillerie dedicate con strumentazione tecnologicamente avanzata. La grappa inoltre è sempre più un apprezzato ingrediente per la preparazione di svariati cocktail. In Giappone i consumi di grappa sono ridotti ma costanti. Solo poche aziende esportano nel Paese in quanto la normativa locale prevede un contenuto di alcol metilico inferiore rispetto a quello consentito in Italia. Occorre pertanto fare delle produzioni ad hoc e sono certo che sapremo cogliere anche questa opportunità”.

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