Economia, politica e nuove sfide
ROVIGO, SERVONO
SCELTE DI RESPONSABILITA’
di Paolo Armenio*
Se il Veneto e il Polesine stanno dimostrando di avere un passo migliore rispetto alle altre regioni, questo lo si deve anche agli imprenditori che, nonostante una pandemia, due guerre e, adesso, anche un blocco dei traffici marittimi, reagiscono quasi in tempo reale alle difficoltà. Di fronte a queste complessità, la crisi aperta nel Comune di Rovigo, con l’orizzonte del commissariamento, i toni e contenuti del dibattito politico (da muro contro muro) all’interno e tra gli schieramenti, suscitano un grande senso di disorientamento.
Per la terza volta consecutiva, la consiliatura del capoluogo termina prima del tempo. Ma la volatilità della politica e la conseguente discontinuità dell’azione amministrativa, è bene ricordarlo, vanno a discapito della qualità e dell’efficienza, del compimento di progetti, di obiettivi e tempi. Quindi, a discapito dell’intera collettività.
All’orizzonte del 2024 ci sono grandi sfide per Rovigo e il suo territorio da portare a compimento, a partire dal nodo della ZLS da sciogliere definitivamente, da progetti e investimenti privati di grande portata come il polo logistico del freddo (200 milioni di euro) nell’area interportuale di Rovigo, e poi il potenziamento della navigabilità interna fino a Mantova, la Nuova Romea, il collegamento alla Transpolesana e tra questa e la SR 6 Eridania, fino all’emergenza granchio blu. Sfide che richiedono a tutti gli attori politici ed economici, e quindi enti locali, sindacati, categorie economiche, partiti di maggioranza e di opposizione, di impegnarsi nel creare le condizioni favorevoli a questi investimenti, richiedono capacità di «fare sistema» e «alleanze», capacità di collaborazione e costruzione congiunta di progettualità. Così aiutiamo Rovigo a essere attrattiva e competitiva.
Le sfide che aspettano il territorio sono ambiziose, ma anche piene di insidie, tra effetti dei rischi geopolitici, crescita affievolita, frammentazioni. La comunità sociale ed economica deve poter contare su una classe politica-amministrativa, quale che sia, non solo preparata, ma anche saldamente consapevole di essere un pezzo della soluzione per la gestione di questa fase critica e che si senta addosso la responsabilità di assicurare una proposta chiara e aggregante di sviluppo e la continuità dell’amministrazione per farvi fronte e trasformarla in opportunità. È questo l’accorato appello che mi sento di rivolgere.
con delega al Territorio di Rovigo
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